Nel 1892, in Salento, il sedicenne Aniello Visconti sfida le convenzioni familiari e sociali per inseguire la vocazione della musica. Il padre, direttore d’orchestra, disapprova la carriera nel mondo musicale: teme la maledizione di famiglia, che vuole ogni Visconti musicista povero e disgraziato. Aniello scappa a Napoli, dove frequenta il prestigioso conservatorio della città.
Anni dopo, Aniello torna nel luogo natale come maestro di musica, ma l’ombra del Secolo breve arriva nell’entroterra pugliese: la guerra e l’ascesa del fascismo destabilizzano la sua famiglia. Diventato padre, guardandosi allo specchio vede il fantasma di quell’uomo che non ha mai capito né tollerato, e che pure ha sempre guardato con distante ammirazione.
Il figlio ostinato è un romanzo che intreccia le vite di due generazioni, la passione per la musica e le leggende di una terra aspra, segnata dal desiderio e dalla superstizione.
Elisabetta Liguori è nata a Lecce, dove vive e lavora presso il Tribunale dei Minori. Scrive sulle pagine culturali del Nuovo Quotidiano di Puglia. Tra i suoi romanzi Il credito dell'imbianchino, Il correttore, La felicità del testimone.